Esiste ancora la professione di fotografo nel 2024? Vale la pena investire in corsi, attrezzatura per voler fare il fotografo come professione? Nell’era dell’intelligenza artificiale non è che mi ritroverò di qui a poco ad aver buttato via solo tempo e denaro? Si può guadagnare bene facendo il fotografo?
So che queste domande, ora che hai deciso di intraprendere questa strada, te le stai ponendo. Sei spaventato/a perchè senti i racconti di chi magari lo fa come secondo lavoro, di chi ha tentato questo percorso senza riuscirci o magari amici e parenti ti stanno spingendo a ripensarci, che non ne vale la pena, che rincorrere i sogni non fa mangiare e quindi è meglio tenere la fotografia come hobby. Ti aiuterò in questo articolo a mettere un po’ d’ordine a tutta la confusione che hai in testa e capire se e quando vale la pena investire in questa passione. Ma prima facciamo un piccolo passo indietro, a quando tutte queste domande me le facevo io…
Non voglio raccontarti la mia storia ma dirti brevemente che alla fotografia sono sbarcato a 30 anni compiuti, prima avevo sempre fatto il grafico e designer quindi con le immagini avevo sempre avuto a che fare ma di fotografia non sapevo nulla. Ero reduce da un periodo non proprio facilissimo, come tutti i periodi di grandi cambiamenti (sono convinto che proprio in questi momenti arrivino le opportunità migliori), mi iscrissi a un corso base di fotografia per curiosità, per impiegare il tanto tempo libero che avevo e per “arrangiarmi” se dovevo fotografare qualcosa che riguardava il mio lavoro. Da li si è aperta un’autostrada davanti a me e io l’ho semplicemente percorsa. Mai avrei immaginato di ritrovarmi entro pochissimo tempo a fare il fotografo professionista e a vivere grazie alla fotografia esperienze incredibili. Ho subito capito che la fotografia per me rappresentava una chiave in grado di aprire tante porte che altrimenti sarebbero state chiuse e si sa, quando si apre una porta dietro c’è sempre qualcos’altro, magari ce ne sono delle altre, tutto è legato, concatenato e tante situazioni sono una conseguenza dell’altra. Questa cosa mi ha suggerito tutte le risposte positive alle domande iniziali. La mia motivazione ha cominciato a crescere giorno dopo giorno, ho iniziato a vedere i miei sogni prendere forma, potevo visualizzarli, immaginarli, viverli dentro di me prima ancora che si realizzassero ma soprattutto, mi ha fatto superare tutte le difficoltà e i momenti no che inevitabilmente ci sono. Questa cosa continua ancora e spero non finirà mai perchè la tanto desiderata sicurezza ti fa perdere l’adrenalina della conquista e tra morire di ansia o di noia sceglierò sempre la prima.
La professione di fotografo negli anni è cambiata molto ed è in continua evoluzione, continua a chiamarsi così ma oggettivamente è quasi un altro mestiere. Una volta il fotografo professionista era un artigiano, il solo a conoscere la tecnica fotografica necessaria per realizzare una fotografia corretta. Oggi con la tecnologia tutta quella parte è andata quasi a morire, mi spiego meglio: non sto dicendo che per fare il fotografo non serva imparare la tecnica ma è chiaro che oggi non influisce minimamente saper sviluppare un negativo, saper esporre correttamente, qualsiasi macchina fotografica moderna ha un esposimetro interno e con la nascita delle mirrorless abbiamo addirittura un’anteprima reale dell’esposizione nel momento dello scatto.
Non può quindi essere sufficiente conoscere alla perfezione qualcosa che la tecnologia regala a tutti. Se ci pensi pagheresti uno scrivano oggi? Una volta in pochi sapevano scrivere, ora lo sanno fare tutti o quasi.
Conclusioni
Ma quindi cosa bisogna fare per fare il fotografo professionista in questo momento? La differenza.
Niente di più, niente di meno. Siamo abituati a “copiare”, ispirarci, esser condizionati da ciò che vediamo e va benissimo per studiare il mercato, sapere cosa fanno gli altri e migliorarci ma se qualcuno lavora facendo determinate cose non è matematico che facendole anche noi lavoreremo tanto quanto, anzi è molto probabile che non riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. La differenza può essere fatta anche da piccole cose, ognuno di noi ha un vantaggio su chiunque altro: la propria unicità. E’ li che dobbiamo trovare quella caratteristica per proporre un servizio diverso, un risultato diverso, un’esperienza diversa ai nostri clienti.
Quando smetterai di copiare e inizierai ad esser copiato/a, capirai di esserci riuscito/a.
Kommentare