Racconto di una bellissima sessione di ritratto fotografico con Andrea Castrignano
Ormai mi conoscete e più volte vi ho raccontato che prima di fare il fotografo facevo il designer, per 10 anni ho fatto questo mestiere e proprio durante i miei primi anni di lavoro ci fu l’esplosione televisiva di Real Time, fu una rivoluzione nel modo di fare televisione, ricordo che amici e parenti guardavano solo quel canale televisivo. Era la novità, intratteneva in modo leggero e soprattutto nuovo. Una delle trasmissioni di maggior successo era “Vendo Casa Disperatamente”, con Paola Marella e Andrea Castrignano, interior designer che dopo quel successo continuò a far televisione con altre trasmissioni portando il design e l’interior design alla portata di tutti.
Parliamo di design
Essendo nato e cresciuto nel mondo del design posso dirvi che è un mondo estremamente chiuso e di nicchia. La maggior parte delle persone non conoscono nemmeno i designer più quotati anche se probabilmente hanno visto i loro oggetti centinaia di volte.
Andrea Castrignano ha portato l’interesse di molti verso il design fornendo tantissime ispirazioni sia in termini di oggetti che di ristrutturazioni immobiliari.
Agli esordi della trasmissione su Real Time lavoravo in uno studio di progettazione e spesso ci ispiravamo a lui, proponendo colori e materiali che avevamo visto presentati da Andrea.
Inutile dirvi quanto sia un estimatore da tantissimi anni.
Veniamo ai giorni nostri
Chiudiamo la parte storica, che ricordo sempre con tenerezza, non posso dire di sentirne la mancanza ma è stata una parte importante della mia vita e rievocare quei periodi mi fa tornare alla mente persone, idee, angosce, momenti che grazie al passaporto del tempo diventano tutti molto più chiari e meno burrascosi.
Un giorno scrivo una mail ad Andrea Castrignano per presentarmi e presentare il mio lavoro di fotografo professionista ritrattista, durante la stessa mattinata mi risponde una sua collaboratrice chiedendomi la disponibilità per fissare un incontro nello studio di Andrea a Milano.
Chiaramente sono felicissimo e accetto con molto piacere, ci conosciamo ed è stato tutto molto piacevole, Andrea è una bellissima persona, solare, sorridente e molto gentile, esattamente come appare in televisione e poi arriva la notizia che mi ha riempito di gioia: Andrea Castrignano vuole farsi fare un ritratto fotografico da me!
Potrà sembrarvi sciocco ma quando sono uscito dal suo studio sentivo di aver pareggiato i conti con la mia vita precedente di designer, mi è sembrato di chiudere un cerchio.
Non posso dire di aver odiato il mondo del design ma sono arrivato a non volergli molto bene e in quel momento dentro di me ho pensato: quante belle cose mi sarei perso se avessi avuto successo come designer.
Il giorno del servizio fotografico
Finalmente arriva il giorno fissato per lo shooting, parto presto da casa con tutta la mia attrezzatura che avevo preparato meticolosamente il giorno prima, arrivo a Milano e raggiungo il suo studio. Sono emozionato ma la gioia batteva l'emozione 3 a 0. Non so spiegarlo a parole ma ero sicuro che sarebbe andato tutto bene e così è stato. Anche col team di Andrea ho lavorato molto bene, il suo videomaker ha ripreso con dei brevi video tutta la sessione fotografica (piccolo spoiler). Ora giustamente vi aspettate che racconti tutto quello che è successo durante il servizio fotografico ma non lo farò, sul profilo Instagram ufficiale di Andrea Castrignano potete trovare un reel che racconta brevemente il backstage dello shooting e credo che a volte sia più interessante vedere alcune cose piuttosto che leggerle. Qui inoltre potete vedere alcuni ritratti di Andrea che ho scattato.
Se anche tu vuoi un servizio fotografico come quello realizzato ad Andrea, contattami qui per email o vai nella sezione contatti del mio sito.
Conclusioni
Conoscere Andrea Castrignano è stato un grande piacere per me, lavorare con lui altrettanto e spero ci possano essere molte altre occasioni per collaborare insieme.
Il servizio fotografico che abbiamo fatto mi ha soddisfatto pienamente e le foto sono piaciute molto anche a lui.
Quando facevo il designer vedere un oggetto disegnato da me nei negozi e nelle fiere, sapere che sarebbe entrato nelle case di altre persone mi dava piacere ma erano pur sempre degli oggetti, non avevano anima, vedere una mia fotografia pubblicata da qualche parte, vedere l’emozione o altri sentimenti negli occhi della persona che stava davanti a me e alla mia macchina fotografica è tutta un’altra cosa.