L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN FOTOGRAFIA È DAVVERO COSÌ INTELLIGENTE?
- gianlucaminchillo
- 1 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo della fotografia professionale
Come sempre il mondo si sta dividendo in due: chi sostiene che l’intelligenza artificiale rovinerà le nostre vite e chi invece sostiene che sia l’invenzione del secolo. Ho deciso di scrivere questo articolo dopo un’intera settimana trascorsa a vedere su Instagram foto pubblicate da chiunque che sembravano appena sfornate da un servizio fotografico professionale.
Alcune sembravano proprio reali, altre meno ma il risultato era comunque sorprendente.
Da fotografo professionista il primo pensiero è stato: quindi da qui a poco non servirò più? Nessuno avrà più bisogno di me, di tutto ciò che ho imparato lavorando negli anni e di tutta la mia attrezzatura costosa che mi sono costruito un pezzo alla volta.
Ci ho pensato su e alla fine la risposta è stata no! Anzi ti dirò di più, sarò grato all’intelligenza artificiale per creare un bisogno ancora maggiore di fotografi professionisti come me e ora vado a spiegarti perchè, ma te lo dirò soltanto alla fine.
Cosa può fare e cosa farà l’intelligenza artificiale in fotografia
Abbiamo visto credo più o meno tutti che è già possibile con un semplice utilizzo di un’app ottenere delle immagini di noi stessi ambientate dove vogliamo, con un nuovo taglio di capelli o con un vestito diverso. Sicuramente se oggi è ancora in parte distinguibile da un’immagine reale, in futuro sarà quasi impossibile capirne la differenza e questa cosa sta già allarmando moltissime persone.
Il primo settore che mi viene in mente è la moda, da sempre si investono i budget più alti in campo pubblicitario per l’alta moda, certo gli anni 80 e 90 hanno visto il boom per poi scendere vertiginosamente e oggi i budget destinati alle campagne pubblicitarie non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di 30/40 anni fa. Tuttavia rimane un settore dove ancora le case di moda investono in agenzie pubblicitarie, modelle, fotografi, art director e stylist.
Cosa accadrà quando una sola persona davanti a un computer creerà delle immagini pubblicitarie accattivanti, facilmente modificabili e indistinguibili da un servizio fotografico professionale?
Già le vedo tutte queste persone a spasso, a ricordare i bei tempi in cui la loro professionalità veniva ancora valorizzata.
Perchè l’intelligenza artificiale può sostituire la fotografia pubblicitaria
La fotografia pubblicitaria è un genere fotografico molto tecnico, che si tratti di una foto di moda, di un prodotto, di una location o di un servizio, chiunque ci lavori mette a disposizione del cliente tutta la sua sapienza e professionalità e il risultato deve essere perfetto, senza nessuna sbavatura o scivolone di comunicazione. Hai capito cos’ho appena detto? Riflettici un momento, secondo te tutto questo non potrebbe essere fatto studiato nei minimi dettagli e poi realizzato artificialmente da un software?
Io dico di si e sicuramente farebbe risparmiare parecchi soldi alle aziende dando loro una possibilità di azione praticamente infinita.
Mettiamocela via, non sarà oggi, non sarà domani ma l’intelligenza artificiale sostituirà totalmente la fotografia pubblicitaria e piangere pensando ai bei tempi, quando si lavorava diversamente non ha alcun senso. Nessuno oggi rimpiange le carrozze trainate dai cavalli, eppure credo che gli artigiani dei primi del Novecento non fossero stati felici quando iniziarono a circolare le prime automobili.
Book fotografico dell'attrice Sara Gedeone realizzato a Treviso - Ph. Gianluca Minchillo
Perchè penso di trarre beneficio dall’intelligenza artificiale come fotografo professionista
Ora arriviamo finalmente al perchè credo non si debba temere ma anzi trarre vantaggio dall'intelligenza artificiale, ti ho tenuto sufficientemente sulle spine. Penso che tantissimi fotografi che lavorano in settori molto tecnici della fotografia scompariranno, un po’ come gli artigiani che fino a 20 anni fa avevano la classica bottega dove sviluppavano i rullini delle vacanze degli italiani, ne conosci ancora oggi? Se c’è qualche superstite dimmelo ti prego.
Ma proprio perchè scompariranno, quei “pochi” che rimarranno saranno molto richiesti e se rimarranno significa che quello che offrono non può essere sostituito con l’A.I.
Quando ho cominciato a fare il fotografo l’ho fatto per vivere e far vivere delle emozioni, delle esperienze, qualcosa che va molto oltre la fotografia, alla fine la fotografia è solo il pretesto, la miccia in grado di far esplodere il fuoco, ma alla fine ciò che rimane non è un’immagine: è quello che racconta, è il ricordo del tempo vissuto insieme e questa cosa, mi dispiace per i vari ingegneri futuristi, ma non verrà mai sostituita da un’app.
Conclusioni
Qui sopra puoi vedere alcune foto tratte da una sessione di ritratto fotografico con la bravissima attrice Sara Gedeone che l'estate scorsa si trovava in tournè teatrale a Treviso. Sara con me ha riso, si è divertita, si è emozionata, ha pianto e poi ha riso ancora. Il nostro incontro è stato un tornado di emozioni, secondo te tutto questo può essere sostituito dall'intelligenza artificiale?
Ti ho svelato il perchè non sono assolutamente spaventato dell’avvento dell’intelligenza artificiale e di come stia impattando nel mondo della fotografia professionale ma c’è ancora una cosa che voglio dirti ed è il perchè l’A.I. può e potrà sempre di più sostituire alcuni generi fotografici ma altri no. Ti ho parlato di fotografia pubblicitaria, di fotografia di moda, di still life, tutti generi che racchiudono un comune denominatore: la tecnica nell’esaltare l’estetica di un prodotto. Di un prodotto appunto che non ha anima.
Io fotografo le persone, le loro emozioni, i turbamenti, le paure, le insicurezze, le gioie, le soddisfazioni, i dolori, le lacrime e i sorrisi…e in un mondo sempre più governato dall’intelligenza artificiale, ce ne sarà sempre più bisogno.