Inizia a domarla per non essere domato
Si dice che un fotografo sia un pittore che dipinge con la luce, siete d’accordo? Personalmente si anche se la frase è molto romantica per capire esattamente cosa significhi.
Indipendentemente dal genere fotografico, la luce è un elemento fondamentale in una fotografia ma queste sono cose che si sanno, vi siete mai chiesti perchè? Perchè la luce ha così importanza? Ora vediamo di scoprirlo.
Se vogliamo, la luce è esattamente l’opposto del buio, senza luce ogni cosa non sarebbe visibile, quindi la fotografia sarebbe solo un rettangolo nero. Fin qui è chiaro che la luce serva ad illuminare. Sicuramente ma questo è solo ciò che appare in superficie. Qui prenderò in prestito una frase del mio “faro”, di colui che ha letteralmente illuminato il mio percorso fotografico, Toni Thorimbert: “La luce non serve per illuminare, serve per raccontare”.
Che meraviglia, una frase bellissima e legata a un workshop che ho avuto il piacere di fare one to one con lui.
Ma cosa significa questa cosa? Che si stia facendo un ritratto, uno still life, un interno o un paesaggio la luce racconta una suggestione.
Prendiamo ad esempio un paesaggio di montagna, fotografarlo a mezzogiorno col sole splendente non sarà come al tramonto, così come di notte quando le stelle saranno visibili, il paesaggio sarà lo stesso ma la luce ne avrà raccontato 3 versioni diverse e se vogliamo per restituire un paesaggio meditativo, dove i pensieri si fanno più profondi viene da se che l’immagine più coerente sarà quella notturna.
Questo accade anche per altri generi fotografici, che si tratti di luce naturale o artificiale abbiamo infinite possibilità di racconto, è come per uno scrittore avere a disposizione tutte le parole della propria lingua, sceglierà quali usare in base al tipo di romanzo che vuole scrivere: un libro per bambini non avrà le stesse parole di un giallo.
Spesso nell’epoca moderna in cui la fotografia è diventata “semplice” ed accessibile a tutti vediamo “racconti scritti con parole sbagliate, fiabe per bambini scritti con parole cruente”.
Questo nel ritratto trova veramente un’infinità di possibilità e si sa: più le possibilità aumentano, più è come se diminuissero perchè scegliere tra 5 alternative è facile, farlo tra 5 milioni è praticamente impossibile.
Quindi come fare per riuscire a domare la luce e non essere domati da lei?
Il mio suggerimento è quello di pensare a cosa si vuole raccontare, nel caso del ritratto qual’è il racconto della persona che si vuole dare, pensare a degli aggettivi che la contraddistinguono o che noi vediamo in lei e a come la luce possa raccontarli.
Per fare un esempio se stiamo fotografando una persona che ci sta trasmettendo felicità non sceglieremo una luce cupa, di trequarti o un controluce, sceglieremo una luce diretta che illumini bene il suo volto e che lo renda radioso.
Conclusioni
Lo so a cosa stai pensando, non è facile. Niente è semplice e direi che nella vita le cose più belle sono anche le più difficili, quelle che danno maggior soddisfazione ci costano più fatica. Sicuramente dovrai allenarti molto ma del resto anche i più bravi atleti si allenano duramente ogni giorno e per parecchie ore al giorno.
Quando però vedrai che la luce racconta ciò che vuoi raccontare come un romanzo scritto con le parole giuste, sentirai una sensazione di armonia, tutto sarà in ordine e al posto giusto.
Capirai anche che prima scattavi delle fotografie usando la luce in modo approssimativo, casuale, finalmente avrai in mano gli strumenti che contano davvero e la cosa bella è che in fondo li hai sempre avuti ma ignoravi come usarli. La luce ha un potere enorme, è un peccato sfruttarlo parzialmente, in fondo se un fotografo è un pittore che dipinge con la luce, perchè smentire queste bellissime parole.
Comments