Cosa si nasconde dietro al flash?
Che tu sia un fotografo amatoriale o professionista sicuramente ti sarai imbattuto nel flash, nell’usarlo o nel chiederti semplicemente se era il caso di farlo. Nelle macchine fotografiche professionali non viene mai incorporato e nemmeno incluso come accessorio, pertanto la scelta stilistica o funzionale è ancora più complessa. Lo so a cosa stai pensando ora: ”Il flash si utilizza in caso di scarsa illuminazione, di sera o in ambienti chiusi”, non posso contraddirti ma questa frase è troppo semplicistica per i miei gusti e nella fotografia professionale posso assicurarti che non è così. Sarebbe come dire che si utilizza un cappello solo quando fa freddo, per necessità. Ma sai benissimo che si può adoperare anche per ripararsi dal sole, per non farsi notare oppure come accessorio fashion per farsi notare. A seconda dei casi, dei gusti e delle personalità ha il proprio utilizzo ma ora non stiamo parlando di moda, stiamo parlando del flash e ora vediamo tutto ciò che si nasconde dietro.

Intanto dobbiamo mettere in chiaro subito una cosa: il flash è un generatore di luce, emette un lampo velocissimo e molto più potente dell’illuminazione continua. Già questo ti può far capire per quali utilizzi è utile o necessario. Inoltre si divide in due categorie: i flash da studio o gli speedlight, spesso chiamati “cobra”, che si installano sopra la macchina fotografica nell'apposita slitta. I flash da studio sono per definizione molto più grandi e molto più potenti, ne esistono sia a batteria sia ad alimentazione via cavo, gli speedlight tuttavia possono anche essere utilizzati "off camera", ovvero distanti dalla fotocamera a patto che nella slitta vi sia montato un radio comando (trigger) della stessa marca del flash, che faccia comunicare fotocamera e flash.
Le possibilità creative a questo punto sono davvero tante, non per forza si deve utilizzare “diretto”. Possiamo montarlo su uno stativo e applicare un diffusore per avere una luce più morbida oppure possiamo puntarlo su una parete bianca, la luce rimbalzerà e sarà decisamente più uniforme. Mi è capitato di fare delle foto di interni col flash montato sulla macchina fotografica e rivolto al soffitto bianco, ho ottenuto un’illuminazione adeguatamente diffusa in tutto l’ambiente.
Lo so, questa prima parta è stata noiosa, non amo dare informazioni tecniche ma era necessario per arrivare dove voglio ora. Abbiamo capito che modificando la diffusione del flash possiamo ottenere molti effetti, possiamo addirittura riprodurre artificialmente con un bank la luce che entra da una finestra, ma al contrario è impossibile: la luce del flash non può essere riprodotta in natura.
E qui mi voglio soffermare sul linguaggio del flash diretto, del flash montato in macchina contro a un soggetto. Molti fotografi ne hanno fatto una bandiera, il primo che mi viene in mente è Terry Richardson, il suo stile è molto duro (come la luce emessa dal flash) ma allo stesso tempo molto democratico, tutte le persone sono uguali di fronte a lui, non importa che sia il presidente degli Stati Uniti, una top model o una cantante sfregiata dall’uso di droghe: il flash illumina tutti allo stesso modo e con la stessa durezza. Non nasconde e non perdona le fragilità e le imperfezioni. Diventa protagonista lui: il flash! Perchè ho dato un titolo così perentorio e autoritario a questo articolo? Perchè davanti al flash non ci sono sconti per nessuno e il silenzio quasi liturgico che accompagna l’atto dello scatto viene crudamente interrotto dal rumore che il lampo del flash emette, quasi a sottolineare un protagonismo che giustamente ha.
CONCLUSIONI
Abbiamo visto che possiamo utilizzare il flash in tantissimi modi, possiamo anche farlo in pieno sole per compensare le ombre dure, sembra paradossale ma è una legge fisica: di fronte a una presenza forte ne serve una altrettanto forte per annullarsi a vicenda. Personalmente consiglio di usare sempre il flash in pieno giorno se non si trovano delle zone d’ombra e se non si vogliono avere degli effetti di chiaro scuro voluti.
Ma al netto di questi consigli voglio darti il più prezioso: il flash è uno strumento potentissimo, serve? Si, serve e nessuno lo mette in discussione ma se fai quel clic mentale per andare oltre la funzione e impari ad utilizzare ciò che può servire per raccontare chi sei, definire il tuo stile e inventare una luce che è la tua o che è la migliore del racconto che vuoi fare, avrai fatto bingo!
Avrai domato una luce indomabile ribaltando la teoria e trasformando la notte in giorno.
Perchè ricordati che non conta ciò che è, conta quello che vuoi raccontare e come lo sai fare.
Buona luce a tutti!
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